Siria: donne che resistono

Il prossimo 15 marzo sarà il decimo anniversario di una guerra senza fine. Quello della Siria è un calvario dei giorni nostri, dove stazione dopo stazione, il popolo siriano diventa vittima di un martirio non scelto. I numeri della guerra, a quasi 10 anni dal suo inizio, fanno dolore: più dell’80% del totale della popolazione siriana è afflitta dalla povertà; oltre 11milioni sono le persone che necessitano assistenza umanitaria, ai quali si aggiungono 12 milioni di siriani bisognosi di cure sanitarie. 6.6 milioni i siriani rifugiati in altri Paesi per sfuggire alla guerra, 6.2 milioni gli sfollati interni. E davanti alla crocifissione di un popolo c’è lo stabat mater delle tante donne siriane in piedi e non piegate dalla sofferenza di fratelli, compagni e figli uccisi o scomparsi da anni, in un silenzio assordante. Sono donne che guidano famiglie e comunità, occupando i vuoti lasciati dalla morte dei loro uomini. E sono anche le vittime di un conflitto che dal marzo 2011 ha spento deliberatamente la vita di 28.076 siriane, delle quali circa l’84% è stato ucciso dalle forze del regime siriano e dai suoi alleati (dati del Syrian Network For Human Rights).

L’associazione Neos Kosmos, in collaborazione con Caritas Italiana, ha realizzato il dossier “Donne che resistono” sulla condizione femminile in Siria, analizzando i molteplici contesti di conflitto nel mondo e i tanti ruoli svolti dalle donne in quei luoghi: da vittime di violenze perpetrate dagli uomini, a protagoniste sul campo di battaglia e soprattutto fuori, pilastro che regge la famiglia e guida la società al di là della guerra.

“Chi dice donna dice danno” recita un triste proverbio stereotipato, fin troppo popolare. Ma un fondo di verità c’è, come in tutti i proverbi. Forse perché le donne molto spesso danno la vita per porre rimedio al dànno fatto da politiche maschili. Un proverbio che, quanto meno andrebbe cambiato in “Chi dice donna, dice dono”.


Siria, le conseguenze della guerra dal punto di vista delle donne

NB La Neos Kosmos APS sta attualmente lavorando, sempre in collaborazione con Caritas Italiana, a un dossier relativo al decimo anno della guerra in Siria, ripercorrendo le fasi principali di un conflitto sanguinosissimo ancora in corso. Parleremo dell’eredità della primavera araba (purtroppo assai misera) e della rivoluzione di popolo trasformatasi in un conflitto a ingerenze internazionali, inasprito dalle violenze del Califfato Islamico, ad oggi tutt’altro che sconfitto. Una guerra che verrà raccontata dalla prospettiva degli sfollati, interni o esterni al Paese, attraverso raccolte dati, analisi e studi specifici, testimonianze e prospettive per il futuro.

Nella prossima Newsletter un articolo che racconta il nostro studio, quest’ultimo in uscita il 15 marzo 2021.